Amare il Tango Argentino

Chi balla il tango sa cosa significa. Chi balla il tango lo ama, anzi ne ha bisogno; va sempre a ballare sia quando è felice o infelice, ascolta quasi sempre solo musica di tango; eppure qualcuno crede che sia solo un ballo, non crede cioè ci sia qualcosa di più. Da sempre il tango crea unione, fa gruppo ed è il modo più bello per superare un momento di solitudine, di isolamento. E’ un mondo in cui l’individuo si annulla in una vasta comunità, e il suo scopo è quello di far parte del gregge tanguero. Il tanguero, se uguale agli altri, sia nel rispettare le regole del tango sia nel considerare la cultura e la tradizione in origine del tango, non può avere la sensazione di essere diverso e ciò lo salva dal terrore della solitudine. Diventando un tanguero maturo però, in contrasto con l’appartenenza al mondo del tango, preserva la sua integrità, la propria individualità. Amare il tango da un potere attivo all’uomo; un potere che annulla le pareti che lo separano dai suoi compagni tangueros, che gli fa superare il senso di isolamento, di separazione e che tuttavia gli permette di essere sé stesso ballando come meglio crede e sa, conservando la propria originalità. Sembra un paradosso, ma amando il tango, diventi tutt’uno con lui e la sua musica, restando comunque se stessi. Se amate il tango e non lo fate amare agli altri, attraverso il vostro modo di ballare, non diventerete mai dei veri tangueros e allora il vostro tango è sfortunato, nessuno vi inviterà e nessuno avrà piacere a ballare con te.

Cuore

Il tango va rispettato e non per paura di essere giudicati oppure di non essere invitati, poiché occorre avere la capacità di vederlo per come è, desiderando che gli altri crescano e imparino come stai facendo tu. Se puoi amare il tango, devi anche amare tutti quelli che amano il tango, poiché amiamo il tango attraverso gli altri tangueros, e amando gli altri ami a tua volta anche te stesso. Se ami il tango in maniera “sana”, sei in grado di stare solo, sei in grado di reggere il “non invito” da parte di qualcuno, sei in grado di invitare gli altri, considerando il loro tango, la loro espressività senza alcun giudizio.

Se sei coscientemente timoroso e hai paura di non essere invitato, il vero, sebbene inconscio timore, è quello di ballare il tango, di lasciarti andare a questa passione, che ahimè, può anche essere pericolosa per certi versi, poiché verrà messo al centro del tuo mondo e delle tue priorità. Colui che non sa ballare non ama il tango. Colui che non balla non capisce cosa sia il tango. Colui che non capisce cosa è il tango lo considera un ballo come un altro. Ma colui che sa cosa è il tango, lo ama, lo vede, lo osserva. Più conosci il tango più lo amerai.

“Chiunque pensi che tutti i frutti maturino contemporaneamente come le fragole, non sa nulla dell’uva”

Paracelso

Amate il tango!!!

2 Comments

  1. Nataša Nezmeškal ha detto:

    Mi piaccono i suoi reflessioni su tango, ho letto con grande piacere

    Natasa da Spalato, Croazia

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