Al di là del vero pericolo per la salute e per la vita (i dati non sono così chiari perché non avendo fatto il tampone a tutta la popolazione, non sappiamo in realtà, quanti sono i casi positivi sia sintomatici che asintomatici) e senza discutere se letale e per chi, ciò che istilla questo virus è la paura.
Come possiamo noi ballerini di Tango Argentino affrontare questa situazione senza sottovalutare o sopravvalutare la realtà dei fatti?
Come possiamo evitare la paura di massa? Di massa perché tutti siamo “attenzionati” sul fattore potenzialmente nocivo per la salute come quella di infettarsi.
Come sono stati educati i ballerini dai Tango dalle loro famiglie? Sono cresciuti con il terrore di ammalarsi oppure sono cresciuti consapevoli di avere un organismo in grado di superare le malattie?
I primi forse eviteranno per natura di ballare il Tango oppure balleranno senza troppi scambi di coppie e, se avessimo osservato questo fenomeno in questa ottica, forse non li avremmo considerati come coloro che se la tirano… chissà.
Ci sono peraltro anche i ballerini di Tango che pensano di essere immuni dal contagio ma considerano che il virus possa colpire gli altri. Questo succede quando abbiamo notizie allarmanti relative al contagio di altre persone. E’ indiscutibile l’effetto mediatico data dalle notizie odierne, sia esse false o meno, che possono portare i ballerini di Tango a suggestioni o a immedesimazioni, perciò ritengo sia dovere di tutti, non diffondere notizie di dubbia provenienza, attenendoci a condividere ciò che di reale c’è consultando siti accreditati.
E’ normale e giustificato essere spaventati e in allarme, ma ciò non toglie che dobbiamo mantenere la calma e se anche parlarne esorcizza le nostre paure, più ne parliamo e più amplifichiamo il terrore come in una cassa di risonanza e l’eco ritorna indietro all’infinto.
1 Comment
Tutto tornerà come prima, con tutta l’essenza di Tango che aveva, no…. se l’aveva, ma…… PERRCHE L’AVEVA, E LA RIAVRÀ.
Magari non c’è ne rendiamo conto. Ma anche questa pausa forzata, va considerata quella forma di rispetto per ogni uno di noi, al di là delle paure, riflettiamo sulle note di 7n tanto, ascoltandolo, sognandolo, pensando che….. un abbraccio ci aspetta ancora.