Il problema del Tango Argentino in Italia è che ognuno di noi conosce una delle ragioni del
problema. Ognuno lo vede a modo suo, milioni di modi di viverlo, di ballarlo, di sentirlo.
Per esempio troviamo scuole di tango a ogni cantone che ti invitano a partecipare ai loro corsi
promettendo di sfornare grandi ballerini. Poi torni a casa, guardi YouTube e vedi miliardi di tutorial
dove ti insegnano a ballare a costo zero e gli italiani nella loro economia optano per impararlo così.
Per esempio gli organizzatori ti chiamano per mettere musica dicendoti che si tratta di un grande
evento. Insomma roba grossa, mica la solita milonga sotto casa senza budget che fai da una vita. Ti
dice che hanno bisogno di un tdj di qualità che conosca la storia del tango, ecc… tu dici ok, è il mio
mondo, si può fare. Attacchi il telefono e il contegno serio e vagamente interessato, svanisce dalla
tua faccia. Si scatena il tango-samba! ?Pa-pa-pero-pa-pa-pero-pa’ canticchi a squarciagola. Passa
qualche giorno, ti richiamano e ti dicono che no, non sono più interessati perché a mettere musica ci
pensa il tdj residenziale, indipendentemente dalla loro capacità. Allora ti fermi a riflettere e ti rendi
conto che gli organizzatori non vogliono investire e scelgono la via più facile. Insomma non
vogliono rischiare nel caso la milonga sia un fallimento e i soldi devono pur rientrare dalla finestra,
mica possono darli al primo tdj che passa di lì.
Per esempio conosco maestri che hanno aperto scuole di tango. Quanti sono gli allievi di una
scuola? Centinaia? Migliaia? Quanti di loro non sono diventati maestri? Tutti? Il novanta percento?
Beh quello che conosco io invece lavora e fa il maestro di tango. Quando andavamo nella stessa
scuola, non sentiva la musica del tango, non era fluido nel ballare, non capiva quanto i maestri ci
spiegavano. Traete voi le conclusioni.
Per esempio gli organizzatori che annaspano nel tentativo di venire a galla, di guadagnare qualche
spicciolo, fregandosene del buon senso, del rispetto degli altri organizzatori, spingono la testa
sott’acqua agli altri per il puro gusto di vederli affogare. In tanti sono organizzatori da moltissimo
tempo che sono stati stroncati per colpa dei modaioli tangueri che volendo cambiare spesso
ambiente, disdegnano i locali dei tempi passati. I loro commenti su fb, i passa parola, le critiche ai
tdj, tutto sono dello stesso tenore: considerano gli altri idioti e incapaci, quando poi parlandoci ti
rendi conto che confondono D’Arienzo con Pugliese. I commenti su fb spaziano in questo senso e
se qualcuno cerca di difendersi dimostrando la loro vera natura, i post spariscono, perché al nemico
che fugge, gli si fanno i ponti d’oro, così anche il buon post difensivo spesso viene cancellato
dall’autore.
Per esempio quando qualcuno si fa auto pubblicità per una milonga dicendo che non è andata male,
intende dire che almeno non ci ha rimesso in termini economici, cosa che non direbbe chi organizza
seriamente, poiché lo considererebbe un fiasco quando i ballerini in termini numerici non sono
sufficienti e anche se la loro qualità di ballo non è soddisfacente.
Vi chiedo quando è stata l’ultima volta che avete ascoltato della buona musica in milonga?
Quando è stata l’ultima volta che siete andati in una milonga dove avete trovato un buon livello?
Dove avete trovato il ‘classico’ ambiente milonguero? Certo se scorriamo i siti per cercare posti
dove ballare, di milongas ne troviamo quante ne vogliamo, tutti i giorni della settimana. Questo tipo
di serate informali piacciono a tutti, meglio se clandestine. Però, quando è stata l’ultima volta che
siete stati in una vera milonga?
Se una piccola percentuale di noi tangueros continuasse ad andare nelle milongas classiche, quelle
senza tempo, queste ultime non chiuderebbero.
Il problema del Tango Argentino in Italia è che non succede. Ma questo lo sapevate già!
https://www.youtube.com/watch?v=4zuVqV6u2vE
2 Comments
Sono daccordo, specialmente su l’ultima parte sulle milonghe classiche.Purtroppo Non esistono quasi +, bisogna cercarle con il lumicino (Torino)
grazie caro